ASSEMBLEA IN PRESENZA

Con questo articolo si vuole evidenziare cosa succede al mondo del condominio nel caso si dovesse convocare l'assemblea.

Vedremo che in linea di principio non è cambiato nulla, se non cercare di incrementare la videoconferenza.

In questa seconda ondata è tornato il problema, per la verità mai sparito, di come si debbano svolgere le assemblee di condominio.

Il DPCM del 18 ottobre raccomanda fortemente di svolgere anche in riunioni private, qual' è l'assemblea di condominio, in modalità a distanza.

Con una circolare del Ministro dell'interno del 20 ottobre specifica che le riunioni private sono ancora consentite in presenza, seppur la partecipazione in remoto sia preferibile.

In definitiva l'assemblea può essere convocato nei tempi e nelle modalità prescritte dalla legge ma la presenza implica degli accorgimenti da parte di chi vi partecipa che fanno si che l'alternativa alla partecipazione della stessa avvenga anche in videoconferenza.

A questo riguardo si parla di assemblea mista.

In altre parole se il luogo fisico è idoneo a garantire la sicurezza sanitaria il condomino potrà presenziare, altrimenti nulla vieterà al condomino di partecipare in videoconferenza.

Resta inteso che l'assemblea deve essere convocata regolarmente.

Insomma il mondo del condominio non si ferma, ma viene chiesto da parte di tutti una collaborazione nel rispetto della salute di tutti.

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